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Se con la 4.0 avevamo dato il via al rebranding del forum, con nuovo nome, nuova grafica e sottili miglioramenti di contorno, la 4.1 θ una patch puramente tecnica di bilanciamento.
Ci siamo occupati di offrire opzioni piω eccitanti per la costruzione dei personaggi e abbiamo rivisto i manuali di Passive Personali, Artefatti, Effetti di Stato, Modificatori, Party e Legami, che vedono tutti l'implementazione di nuove meccaniche.
Il manifesto θ liberamente consultabile a questo link.
Giocate di Vetrina [LQS] picatrix ~ resiste un segreto.
Le attese possono essere snervanti, nevvero?
Facciamo un esempio. Diciamo che sei in una situazione potenzialmente molto pericolosa, mettiamo una catastrofe naturale globale o qualcosa del genere. Diciamo anche che sei in viaggio durante questa catastrofe, in compagna di altre persone della cui vita - per un malriposto senso dell'onore - ti senti in qualche parte responsabile. Immagina che, nel bel mezzo del tragitto, sopraggiunga un'altra catastrofe - piω specifica, piω geograficamente limitata, tutta per voi. Che culo, eh?
Ecco, immagina tutto questo. E poi aggiungi che sei l'unico che riesce a sentire cosa sta per arrivare. Qualcosa di terribile, e potenzialmente tanto pericoloso. Diciamo mortale, vuoi? La responsabilitΰ di ciς che accadrΰ θ tua. Immaginato? Bene.
Questo θ quello che sta accadendo a Raol.
(vψx, pov su Raol.)
Whispers of the White Flowers.
Sei nella camera di Shol quando senti la sua voce, distante, provenire dal pian terreno. La segui finchι non trovi il tuo collega custode seduto a un tavolo che sta avendo una buona conversazione con chissΰ quale parte di se stesso. Sorride, persino.
Povero disgraziato.
Ti avvicini, malcelando l'irritazione che ti serra mascella e pugni. Ma θ un tuo amico, cosμ rilassi la mano prima di calargli uno schiaffo in piena faccia. Come colpire un sasso. Il custode ti guarda, come si fosse reso conto adesso della tua presenza. Ma θ ancora nel suo mondo, quando apre bocca e dΰ aria ai suoi sogni.
Xell, amico mio, ti presento la mia bellissima moglie. Dice, indicandoti con la mano il posto vuoto proprio dall'altra parte del tavolo. Ti coglie cosμ tanto alla sprovvista che ti volti, giusto per assicurarti una volta di piω di non essere giΰ impazzito, il vuoto a darti la triste conferma. Non mi resta che dare voce ad un tuo pensiero, ben sepolto da qualche parte in quella mente sovraffollata. (Questo, il Divoratore lo ha reso scemo prima di te.) (Xell, un tipo paziente)
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